Giovanni Avalone scrive di Granai su Google
Dopo un pomeriggio di prove in pieno centro a Napoli, avevo bisogno di scappare da tutto quel caos e, sulla strada del ritorno verso casa, mi sono fermato in questa pizzeria. Lo stile dell’arredamento non è tra i miei preferiti ma sono gusti miei peró, sicuramente, è tutto curato nei dettagli: pulito, senza cattivi odori(anche il bagno nonostante immagino abbia i suoi “kilometri” accumulati), molti tavoli hanno a disposizione la presa usb per caricare il telefono, i tavoli non traballano… c’è la mano di un designer e si vede: scelta non scontata viste le accozzaglie che spesso si trovano in giro.
Ad accogliermi una donna giovane e sorridente, modi molto garbati.
Il menù dettagliato e completo va dagli ingressi fini alla lista degli allergeni(versione sia cartacea che tecnologica con il QR code) passando da panini, birre e vini.
Il menù comprende anche la specifica degli impasti che si possono scegliere, quello tradizionale e quelli con farine di grani originari diversi e le loro caratteristiche.
Cosa ho ordinato?
Una montanarina con mortadella, pesto di pistacchio siciliano e ricotta di bufala.
La pizza che ho scelto a seguire era la Crudo di Granai: Stracciata di Bufala campana DOP, Prosciutto crudo, cialda di Parmigiano Reggiano 24 MESI, Pesto di rucola.
Molto, molto buona sia nell’impasto che nel condimento. Unica nota negativa – che però non fa scendere la mia votazione perché puramente soggettiva – è rappresentata dal pesto di rucola perché a mio gusto era troppo amaro.
Conto 17€ ma se avessi voluto spendere di meno ci sarebbe stata la classica margherita a 6€ ed avrei risparmiato un po’.
Se dovesse ricapitare mi fermerò sicuramente.
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